Credo che l'economia italiana sia soffocata da enormi pesi,alcuni dei quali siano inutili.Molti probabilmente rimasti come eredità delle corporazioni(lasciti del fascismo o periodi precedenti).Tutto ciò di privato che fa girar denaro e che non è in economia di mercato,ha senso di esistere solo quando il liberismo puro creerebbe situazioni di disservizio in settori considerati "indispensabili" .Personalmente credo che non abbia senso nel 2010 l'esistenza di licenze riguardanti notai,farmacie,tassisti ecc... Non capisco per quale motivo le farmacie non possano essere liberalizzate a pieno,una parafarmacia ha tutte le caratteristiche per offrire il medesimo servizio,ma la legge attuale non consente a questa la vendita di quei farmaci non da banco,i farmaci inoltre potrebbe essere prescritti dai medici indicando il principio attivo,la composizione e la quantità(come accade in Inghilterra) e il cliente potrebbe scegliere in farmacia quale marca scegliere.Queste liberalizzazioni aumenterebbero la qualità del servizio e la diminuzione della spesa "inutile" ottimizzando il sistema economico Italia.Unica ingiustizia che potrebbe esser fatta nella liberalizzazione delle farmacie è la perdita di valore(economico,si parla di milioni di euro per singola licenza) dellea licenza acquistata.Esemplificando un ragazzo che acquista una farmacia e apre un mutuo milionario si ritroverebbe in mano un attività dal valore decimato e un mutuo di notevole rilevanza.Idea che potrebbe risolvere il problema è una introduzione della legge subito che si attiverà tra 15 anni(tempo lungo).questo permetterebbe a chi ha appena aperto un mutuo di avere una posizione ancora privilegiata per 15 anni e di ripagare il mutuo aperto.Stessa cosa potrebbe esser fatta per i notai.cioè una sorta di licenze ad esaurimento,una cosa del tipo "morto un notaio NON se ne fa un altro".Spero che questa idea venga vista come propositiva e magari migliorata.
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Comments (1)
luca said
at 1:29 am on Oct 11, 2010
Credo che l'economia italiana sia soffocata da enormi pesi,alcuni dei quali siano inutili.Molti probabilmente rimasti come eredità delle corporazioni(lasciti del fascismo o periodi precedenti).Tutto ciò di privato che fa girar denaro e che non è in economia di mercato,ha senso di esistere solo quando il liberismo puro creerebbe situazioni di disservizio in settori considerati "indispensabili" .Personalmente credo che non abbia senso nel 2010 l'esistenza di licenze riguardanti notai,farmacie,tassisti ecc... Non capisco per quale motivo le farmacie non possano essere liberalizzate a pieno,una parafarmacia ha tutte le caratteristiche per offrire il medesimo servizio,ma la legge attuale non consente a questa la vendita di quei farmaci non da banco,i farmaci inoltre potrebbe essere prescritti dai medici indicando il principio attivo,la composizione e la quantità(come accade in Inghilterra) e il cliente potrebbe scegliere in farmacia quale marca scegliere.Queste liberalizzazioni aumenterebbero la qualità del servizio e la diminuzione della spesa "inutile" ottimizzando il sistema economico Italia.Unica ingiustizia che potrebbe esser fatta nella liberalizzazione delle farmacie è la perdita di valore(economico,si parla di milioni di euro per singola licenza) dellea licenza acquistata.Esemplificando un ragazzo che acquista una farmacia e apre un mutuo milionario si ritroverebbe in mano un attività dal valore decimato e un mutuo di notevole rilevanza.Idea che potrebbe risolvere il problema è una introduzione della legge subito che si attiverà tra 15 anni(tempo lungo).questo permetterebbe a chi ha appena aperto un mutuo di avere una posizione ancora privilegiata per 15 anni e di ripagare il mutuo aperto.Stessa cosa potrebbe esser fatta per i notai.cioè una sorta di licenze ad esaurimento,una cosa del tipo "morto un notaio NON se ne fa un altro".Spero che questa idea venga vista come propositiva e magari migliorata.
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